ROMA – ‘Signora dobbiamo eseguire, è la Polizia’ e urla disperate di un bambino. È un audio di dolore insopportabile quello che trapassa piazza Montecitorio, è l’audio di un prelevamento di un bambino avvenuto nel 2019 a Taranto a causa di una madre definita alienante. ‘La Pas non esiste’. ‘Streghe, megere, mevole’. Questi i cartelli che insieme alle voci delle mamme si sono spinti al cielo in una piazza dedicata ai bambini, “affinché siano sospesi i procedimenti in cui viene utilizzata l’alienazione parentale che dalle università è arrivata nei tribunali dove la violenza troppo spesso viene ridotta a conflitto”, ha detto Anarkikka, attivista femminista che ha aperto il sit in di protesta ricordando il recente prelevamento del bimbo di Pisa con 11 poliziotti. Le hanno chiamate ‘malevoli’, ‘simbiotiche’, ‘adesive’, in conflitto di lealtà quando non le hanno definite ‘alienanti’.Così recitano le perizie delle CTU che oggi vengono messe sotto la lente.
Le mamme che protestano sui social e oggi a Roma, con associazioni e deputati e deputate, chiedono chiarezza su quello che sta accadendo ai bambini italiani. Qualche giorno fa il prelievo di Assisi, e quello di Pisa e l’11 maggio quella sentenza macigno della CEDU che ha lasciato senza responsabili la morte di Federico Barackat ucciso in un incontro protetto.
È da tempo che viene denunciato l’uso nei tribunali della teoria dell’alienazione parentale e affini, smentita in tutte le sedi scientifiche e che spesso nelle situazioni di violenza domestica diventa lo strumento privilegiato per togliere i bambini alle madri. La manifestazione ‘Sui bambini non si PASsa’ è stata promossa da CGIL – Ufficio Politiche di Genere, il Comitato ‘La PAS non esiste, ma il fatto sussiste’ e UIL – Centro di ascolto Mobbing e Stalking contro tutte le violenze e coordinamento Politiche di Genere, per chiedere l’immediata sospensione dei procedimenti di allontanamento di minori che si rifanno al costrutto dell’alienazione parentale.
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Sono stati ricordati i casi più celebri come quello della figlia di Ginevra Amerighi, strappata a sua madre a 18 mesi. Laura Massaro e suo figlio che rischia di essere portato in casa famiglia. E poi Luana Valle, Giada Giunti donne diventate icone di una battaglia che vede sempre più attente le Istituzioni. Le promotrici presentano un manifesto in sette punti per rimettere al centro l’ascolto dei minori. Alla manifestazione hanno aderito tra gli altri Articolo Uno, Casa delle Donne di Roma, Comitato Madri Unite Contro La Violenza Istituzionale, Differenza Donna Onlus, DirRe – Donne in rete contro la violenza, DonnexDiritti Network, Maison Antigone, Padri in Movimento; Rete dei Telefoni Rosa.
MAMMA GIUNTI: “I SEQUESTRI MASSACRANO I NOSTRI FIGLI”
“Abbiamo udienza all’inizio di luglio e speriamo sia ascoltata la volontà di mio figlio. Sono stata accusata di un rapporto fusionale. La nuova ordinanza della Cassazione mette un punto a queste situazioni assurde. I sequestri massacrano l’infanzia e la vita dei nostri figli”. Così alla Dire mamma Giada Giunti, oggi in piazza Montecitorio nella manifestazione contro la PAS, che da anni combatte per poter riavere suo figlio con sé.
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