BOLOGNA – A Bologna, con il lockdown e la pandemia c’è chi ha iniziato ad allevare galline anche in centro storico. A portare il tema in Comune è stata la consigliera del Partito democratico, Raffaella Santi Casali, intervenuta durante una discussione sul Regolamento di tutela della fauna urbana. “Faccio una domanda a cui non so dare risposta, ma che mi è stata sottoposta da più di un cittadino- ha detto Santi Casali- con il lockdown, mi sembra di capire, anzi… l’ho visto, che tra le molte cose particolari successe, ci sono molte persone che si sono messe a tenere animali da cortile in centro storico. Galline, per la precisione. Vorrei capire se è possibile perché non sono riuscita a rispondere a chi me lo ha chiesto”. Santi Casali in particolre ha chiesto indicazioni sull’esistenza di un regolamento comunale in merito, perché “è un fatto: c’è chi alleva galline in centro storico”.
Perentoria la risposta di Olivia Melloni, dirigente veterinaria della Sanità animale dell’Ausl di Bologna: “In centro storico non si possono allevare le galline. Lo vieta il regolamento di igiene comunale, punto”.
Lo stesso, precisa Melloni, vale anche per altre specie, come bovini, ovini e caprini. Tuttavia, “diciamo che potrebbe esserci una zona d’ombra qualora qualcuno intendesse gli ‘avicoli ornamentali’ (anatre, polli, colombe, ndr) che sono detenuti per compagnia”. Lì si può entrare in una zona d’ombra ma in ogni caso, è vietato per regolamento tenere animali produttori di cibo. Insomma, se una gallina fa le uova è vietata; se invece serve a fare compagnia in isolamento da emergenza sanitaria, è concessa.
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