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Castelli: ‘DL crisi’ è un segnale agli imprenditori, pronte altre misure

Primo PianoCastelli: ‘DL crisi’ è un segnale agli imprenditori, pronte altre misure

 

Il viceministro dell’Economia al convegno organizzato dall’Unione giovani commercialisti 

Il presidente De Lise: “I professionisti diventano valore, ora serve maggiore responsabilità”

“Alla fine del 2020 si prevedeva il 26% in più di aziende in insolvenza. Un dato spaventoso che ci ha fatto introdurre norme a sostegno delle imprese, ma anche disposizioni che dessero più tempo, a quelle in crisi, di riorganizzarsi.

Così è nato il grande lavoro sul Decreto ‘Crisi d’Impresa’. Quanto fatto fino ad oggi rappresenta il primo tassello di un progetto molto più ambizioso, adesso serviranno altre misure da introdurre velocemente, come quelle di re-shoring o ulteriori iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.

Lo ha detto il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, nel corso del convegno “Prevenzione e gestione della crisi: una nuova cultura d’impresa”, organizzato dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili con Ugdcec di Benevento, Odcec Benevento e Fondazione Centro Studi Ungdcec, e il patrocinio dell’Università degli Studi del Sannio e del Comune di Benevento.

“Il ‘DL Crisi’ – ha evidenziato Matteo De Lise, presidente Ungdcec – fornisce agli imprenditori in difficoltà ulteriori strumenti per il risanamento delle attività che rischiano di uscire dal mercato.

Diventa finalmente centrale la fase preventiva della crisi d’impresa, che è quella più importante. È una riforma – ha aggiunto – che darà anche dignità a tutte le parti interessate dalla crisi d’impresa, penso al Collegio sindacale e agli Organi di controllo: il commercialista non sarà inteso più come un costo ma come un valore.

Il compito dei professionisti sarà adesso quello di farsi trovare pronti, essere responsabili e dare il giusto peso alle ore di lavoro che si andranno a svolgere”.

Secondo Carlo De Luca (componente giunta nazionale Ungdcec) “il mondo è cambiato e cambierà ulteriormente. Oggi si fa fatica a usufruire dei servizi essenziali, scuole e università sono state travolte dalla pandemia per non parlare delle imprese.

I commercialisti – rimarca -, chiedono che nelle prossime settimane non vi sia un ulteriore balzello per i professionisti e venga riconosciuta la formazione pregressa, è un passaggio essenziale in questo momento storico”.

Il sindaco di Benevento ed ex ministro, Clemente Mastella, dal canto suo ha sottolineato che “la crisi oggi riguarda da vicino gli enti locali: è difficile garantire servizi, mancano fondi ma soprattutto manca personale qualificato, difficile pensare di intercettare le risorse europee in queste condizioni. Inoltre, non possiamo pensare di essere già usciti dalla pandemia: ci aspettano ancora mesi difficili”.

Marilisa Rinaldi, presidente del Tribunale di Benevento, ha osservato che “con l’attuazione del Decreto Legge 118/2021 servirà un cambiamento di mentalità anche per i giudici, che dovranno essere sempre più specializzati. Un giudice specializzato potrebbe accompagnare al meglio l’imprenditore nel superamento della crisi, velocizzando i tempi e dando risposte efficaci”.

Per Michele Monteleone, giudice delegato Sezione Fallimentare presso il Tribunale di Benevento: “La crisi attanaglia il Paese da troppi anni, condizionando il lavoro dei professionisti e costringendo il legislatore a continui interventi.

Ma il termine crisi viaggia spesso anche con ‘opportunità’: confronto, crescita e voglia di dare voce a tutte le componenti possono permetterci di arrivare soluzioni condivise che consentano di costruire un nuovo tessuto economico”.

Al convegno hanno partecipato anche Domenico D’Agostino (presidente dell’Ugdcec) Benevento; Ida Lonardo (coordinatore regionale Ungdcec Campania e Molise) e Gerardo Canfora (rettore dell’Università degli studi del Sannio).

La prima sessione, moderata da Fabrizio Russo (presidente Odcec Benevento), si è sviluppata sul tema degli “Assetti organizzativi, la rilevazione della crisi e procedure di allerta”, con il contributo di Stefania Pacchi (docente presso l’Università Carlos III di Madrid) e Giuseppe Fauceglia (docente dell’Università di Salerno).

Alla seconda sessione, moderata da Michele Cuoco (magistrato presso il Tribunale di Benevento), incentrata sull’importanza degli indicatori della crisi e la responsabilità degli organi societari nel rinnovato quadro normativo, hanno partecipato Francesco Puccio (presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec) e Nicola Graziano (giudice delegato presso il Tribunale di Napoli).

A seguire si è svolta una tavola rotonda sul tema “La crisi d’impresa vista dai professionisti tra obblighi ed opportunità”, con Pietro Paolo Papaleo (dottore commercialista); Paolo Florio (consigliere Fondazione Centro Studi Ungdcec); Marco Pugliese (giudice Sezione Fallimentare presso il Tribunale di Napoli); Manlio Lubrano di Scorpaniello (docente Università degli Studi del Sannio) e l’avvocato Augusta Dramisino.

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