ANCONA – Identificata dal laboratorio di Virologia dell’azienda ospedaliera-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona la variante newyorkese al Coronavirus. Si tratta del primo caso rilevato in Italia. Nell’ambito della sorveglianza epidemiologica molecolare effettuata a campione randomizzato sui test positivi provenienti da tutte le Marche ieri i professionisti di Ospedali Riuniti-Università Politecnica delle Marche hanno identificato la variante, finora non descritta in Italia, nei tamponi di due persone non apparentemente correlate provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino. La variante è stata identificata tramite sequenziamento nucleotidico della proteina Spike e confrontata con i database internazionali.
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Si tratta di una variante che era stata identificata a New York a novembre (a cui è stato attribuito il nome di ‘B.1.526’) e che si è poi diffusa gradualmente costituendo attualmente oltre il 12% dei contagi a New York. “La variante è caratterizzata dalla mutazione E484K, che insiste sul sito di legame con il recettore, oltre ad altre cinque mutazioni aminoacidiche sulla stessa proteina- spiega in una nota il direttore del laboratorio di Virologia di Ospedali Riuniti-Univpm, Stefano Menzo-. Al momento non ci sono evidenze scientifiche sull’eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini”.
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