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G7, Meloni: alleanze e autonomia strategica sono tornate centrali

AttualitàG7, Meloni: alleanze e autonomia strategica sono tornate centrali

“Serve più cooperazione tra i sistemi produttivi delle nostre Nazioni”
Roma, 17 mag. (askanews) – “L’Italia ha assunto la responsabilità della Presidenza del G7 in un tempo storico particolarmente complesso. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi ci hanno mostrato le debolezze profonde delle catene di approvvigionamento globali e i limiti di una globalizzazione, che era stata preconizzata in maniera diversa da come si è materializzata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Business 7.
In particolare “la globalizzazione senza regole – ha sostenuto Meloni – ha indebolito le democrazie e rafforzato i sistemi che democratici non erano, ha verticalizzato la ricchezza nelle nostre società, in particolare a svantaggio della classe media, ha allungato talmente tanto le catene del valore da renderle incapaci di reggere agli shock esterni. E quando quegli shock sono arrivati – ha sottolineato Meloni riferendosi alla pandemia e alla guerra in Ucraina -, le catene del valore si sono spezzate e abbiamo scoperto che non controllavamo più nulla e che dipendevamo, sull’energia, sulle materie prime critiche, su tanti settori strategici, da attori tutt’altro che amici. Con le pesanti conseguenze che i nostri sistemi economici e produttivi hanno vissuto, e che stanno vivendo ancora”.
E’ un “quadro molto complesso, che ha rimesso al centro due cose: la questione geopolitica e delle alleanze, fondamentale sia dal punto di vista politico che economico; l’importanza dell’autonomia strategica e industriale delle nostre Nazioni. Autonomia strategica che non può prescindere, necessariamente, dal lavoro in termini di de-risking, re-shoring, e friendly-shoring delle catene del valore che dobbiamo portare avanti insieme. Questa – ha assicurato la premier – è una priorità della Presidenza italiana, che ha bisogno, come giustamente sottolineate nella Dichiarazione, di una maggiore cooperazione tra le economie del G7 e tra i loro sistemi produttivi e industriali e di una maggiore apertura verso quelle Nazioni che ne condividono la stessa visione”.

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