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Il Palazzo Ducale di Genova apre le porte alla psichedelia di Escher

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GENOVA – L’arte e la cultura a Genova ripartono da Escher. Da domani, giovedì 9 settembre, gli appartamenti del Doge di Palazzo Ducale aprono le porte alla più importante mostra dell’artista olandese mai realizzata in Italia. Oltre 200 opere esposte, con i lavori più rappresentativi presentati in otto sezioni affiancate da sale immersive in cui il visitatore sarà accompagnato a fare diretta esperienza dei paradossi prospettici, geometrici e compositivi che hanno reso popolare il genio di Escher.

“Sono entusiasta come un ragazzino- afferma il presidente della Fondazione cultura di Palazzo Ducale, Luca Bizzarri- è una mostra molto colta, divertente e immersiva. Subito si prova stupore, ma poi si inizia a scoprire la difficoltà tecnica sconvolgente. È una mostra per tutti: le parti immersive sono pensate per i più piccoli, ma si divertiranno da matti anche i giovani. Ci sono stato e ci starò molto spesso”.

Percorrendo le sale, racconta uno dei due curatori della mostra, Federico Giudiceandrea, “si può osservare tutta l’opera di Escher, dai primi studi alla scuola grafica di Haarlem al periodo italiano da paesaggista (1922-1936), per poi passare alle strutture geometriche dopo la conversione sulla via di Damasco avuta all’Alhambra di Granada. Da qui inizia la storia delle metamorfosi e della tassellature, subito amate dai matematici che sono i suoi primi estimatori”. Il legame con la matematica si rafforzò ancora di più dopo la mostra tenuta al congresso internazionale di matematica del 1954, con le opere di Escher che iniziano a comparire anche sui libri di testo.

“Dall’inizio degli anni ’70- prosegue il curatore- la fama di Escher sbarca negli Stati Uniti, dove il movimento degli hippy si appropria delle sue immagini per farne magliette e copertine di dischi. Escher esce dal mondo scientifico e si diffonde nella cultura pop, anche se l’amore con gli hippy non è corrisposto perché pubblicavano le sue opere quasi sempre senza autorizzazione. Ma è proprio grazie a questo movimento che dobbiamo la sua fama: oggi vediamo spesso immagini escheriane, ma non sappiamo che sono di Escher. Quando si esce da questa mostra si capisce quanto questo artista abbia influenzato la nostra iconografia”.

La mostra, con ingresso a 14 euro audioguida inclusa, sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, con estensione fino alle 21 al venerdì, e al lunedì dalle 14 alle 19. Chiusura al momento fissata al 20 febbraio. Dalla prima settimana di ottobre è previsto un ciclo di incontri per approfondire la visione di Escher. Come tutte le grandi mostre di Palazzo Ducale, anche in questo caso è in programma una serie di appuntamenti dedicati alle scuole e ai più piccoli, a partire dal corso di formazione “Giocare con Escher”, previsto il 9, 16, 23 e 30 novembre, per proseguire con laboratori e visite guidate.

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