NAPOLI – Sono otto nuclei familiari, con diversi bambini ed una donna incinta, e tre persone singole a comporre il gruppo dei 40 profughi afgani arrivati ieri in Puglia. Dei minori presenti, 13, alcuni potrebbero essere stati affidati dai genitori ad altre famiglie per favorirne l’espatrio.Nell’accoglienza dell’intero gruppo al lavoro ci sono gli operatori della Protezione civile regionale, con il supporto di mediatori culturali e con l’assistenza sanitaria della Asl Bari.Nessuna richiesta particolare da parte dei profughi, salvo alcune specifiche legate alle loro abitudini alimentari ed alla loro religione. “Hanno chiesto di bere del tè verde anzichè acqua – spiega il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario – e preferiscono non mangiare carne. Inoltre, hanno chiesto dei tappetini per poter pregare”. Dopo l’atterraggio a Fiumicino ieri mattina, il gruppo è stato sottoposto a tampone, che ha dato per tutti esito negativo, e a bordo di autobus della Croce Rossa sono arrivati in Puglia.Trascorso il periodo di quarantena, i profughi saranno smistati nella rete delle strutture per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
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