BOLOGNA – Tra le 16 regioni che accolgono le 25 tappe dell’edizione 2021 di IT.A.CA’ Migranti e Viaggiatori Festival del Turismo Responsabile, non poteva mancare l’Emilia Romagna, con la cosiddetta ‘tappa madre bolognese’ del festival: si tratta infatti di una tappa fondamentale, poiché IT.A.CA’ nasce proprio in questo territorio ben 13 anni fa con l’obiettivo, tra gli altri, di contribuire attraverso proposte e azioni concrete, ad un ripensamento dell’intero settore turistico, orientato allo sviluppo sostenibile dei territori e al rispetto delle comunità ospitanti, e sempre più accessibile e inclusivo. “Il festival torna a muovere i suoi passi sul territorio metropolitano bolognese, grazie ad un lavoro continuo di collaborazione, partecipazione e co-progettazione tra realtà diverse, al fine di creare una rete solida fondata sulla condivisione di valori comuni- dichiara Pierluigi Musarò, Direttore di IT.A.CA’ Festival- Ed è da questi valori che ripartiamo assieme ai tanti attori del nostro territorio, tutti uniti dal comune desiderio di ricominciare e respirare tra natura e cultura”.
Gli organizzatori del festival, assieme alle associazioni del territorio e alle realtà locali hanno così co-progettato un programma, che si snoda da giugno fino a settembre, all’insegna della natura e del respiro, aperto a tutti, anche grazie alla partecipazione di realtà legate al turismo inclusivo, tra cui La Girobussola, CDH-Cooperativa Accaparlante, Istituto dei Ciechi F. Cavazza, Antonella Iasso, Fondazione per lo Sport Silvia Parente, Museo Tolome, e a partner quali REMOOVE, la realtà italiana che si occupa di innovazione sociale e mobilità inclusiva, che con il festival condivide i valori e durante le tappe mette a disposizione le speciali Bike accessibili. La Tappa di Bologna, oltre che tenersi nella città felsinea, si svolge in territori che travalicano i confini cittadini, spaziando dalle pianure agli appennini, includendo periferie e luoghi ‘differenti’ anche all’interno della stessa città. E come tutte le Tappe, anche questa ha scelto di raccontare a suo modo il tema 2021 del festival: ‘Diritto di Respirare’.
Si parte con Marzabotto, sabato 19 e domenica 20 giugno, che accoglierà i viaggiatori con un itinerario che tocca la Valle del Reno (il sabato), alla scoperta delle comunità rurali – culminante nella serata con lo spettacolo di musica e danza dell’Appennino bolognese – per arrivare ai percorsi nella sacralità di Monte Sole (la domenica), attraverso nuovi e antichi itinerari che si snodano tra storia e natura. La particolarità di questa mini-tappa è nella proposta ‘pacchetto completo’ che viene offerta ai viaggiatori, che in un momento di ripartenza del turismo come questa, offre un modo nuovo e altamente immersivo per apprezzare appieno il vero respiro dell’Appennino. Questa formula ‘all inclusive’ è stata abbracciata anche da altre realtà che l’hanno voluta proporre nell’ambito del festival: si tratta di un modo virtuoso di partecipare alla sostenibilità dell’esperienza di viaggio, dove non solo chi partecipa ha accesso ad una proposta unica ad un costo accessibile, ma viene anche premiato l’impegno di tutte le realtà che si mettono in gioco per portare il viaggiatore al centro dell’esperienza.
Durante l’itinerario verrà presentato il progetto “ARPA – Acque Reflue per l’Agricoltura”, finanziato da Regione Emilia Romagna e realizzato da WeWorld-GVC in partnership con Associazione Yoda e Consiglio di Villaggio di Beit Dajan (Nablus – Palestina). Verranno illustrati i vantaggi dell’utilizzo di acque reflue trattate per fini agricoli, per garantire la sicurezza alimentare di popolazioni vulnerabili e per supportare gli agricoltori nell’accesso all’acqua e nella gestione delle risorse idriche. Il secondo appuntamento con la Tappa bolognese si svolge in città l’ultimo weekend di giugno: il 25 giugno presso Quartieri Savena/San Lazzaro, il 26 presso Quartieri Santo Stefano/Porto/ Saragozza e il 27 giugno presso Quartieri Porto/Saragozza/Pilastro/Zona Roveri. Venerdì 25 giugno un percorso in bici che parte dalla Velostazione Dynamo attraverso i quartieri e le zone rurali, porterà i partecipanti all’installazione/performance ‘human specific’ di Alessandro Brighetti insieme ai performer Sara Giordani e Alessandro Tampieri di MetROzero IL RESPIRO DELLA TERRA: The QI Sublimation White Mandala, pensata per ridefinire il nostro senso di comunità attraverso l’arte e…il respiro. Sabato 26 giugno, si parte con una presa di consapevolezza del proprio corpo e del proprio respiro, attraverso la meditazione guidata di Beatrice di Pisa, presso uno dei parchi più belli della città di Bologna, i Giardini Margherita. Nel pomeriggio, un percorso a piedi di pochi km nella zona di Porta Saragozza porterà i partecipanti alla scoperta dei luoghi più nascosti di una strada storica che conduce alla basilica di San Luca, dove sono nate comunità da aree verdi e spazi ortivi. Qui, ad esempio, sarà possibile visitare, oltre agli orti presenti, anche il Parco della Villa del Meloncello aperto in esclusiva per il Festival, dove si terrà l’Esperienza Apistico-Sensoriale insieme agli apilcoltori Zeid Nabulsi e Daniele Alberoni. La serata termina con un aperitivo con le erbe dell’orto sociale e miele delle api dei nostri apicoltori, e un’esibizione di teatro danza dell’India del Sud ‘Il dolcissimo dio dalla chioma di api’.
Domenica 27 giugno si parte da Piazza San Francesco, con un ‘laboratorio di fotografia in cammino’ tenuto da Giovanna Fiorentini e Beatrice Di Pisa: un percorso di riscoperta del presente, catturato dagli occhi e dal nostro respiro, in divenire. Nel pomeriggio, anche per questa tappa IT.A.CA’ ha pensato ai quartieri, zone popolari e industriali, talvolta all’apparenza abbandonate ma generatrici di vita e dove i vuoti tra gli edifici producono spazi di incontro tra le persone: ed è su questa base che nasce il laboratorio dell’artista Guy Lydster che presenterà la sua nuova installazione, Freedom Bird. Infine, dopo la performance della compagnia teatrale LegÀmi, un gran finale con la musica della cantante Mara Redeghieri – ai più conosciuta come vocalist degli Ustmamò (band prodotta da Giovanni Lindo Ferretti), da qualche anno tornata al pop dopo vari progetti di studio sui canti del crinale appenninico emiliano e sulle canzoni di lotta e resistenza della tradizione popolare. La Tappa Bolognese del mese di luglio di IT.A.CA’ continua a raccontare ai viaggiatori i più diversi punti di vista sul nostro ‘diritto di respirare’: Venerdì 2 luglio a Bologna: una giornata dedicata alla scoperta dell’identità della comunità LGBT, attraverso un percorso tra spazi, continua a leggere sul sito di riferimento