TORINO – “Sei mesi fa abbiamo abbiamo posto il tema di andare verso l’obbligo vaccinale, vedo che qualcuno dopo sei mesi si sta svegliando rendendosi conto che questo è un tema. Penso che sia quella la strada da affrontare con serietà, mi sembra un tema che sta venendo avanti in tutta Europa”. Così il segretario della Cgil Maurizio Landini, a Torino per l’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici Smat, l’azienda delle acque torinesi parte del gruppo Iren, si esprime sul tema dell’obbligo vaccinale, che secondo la Cgil resta la strada maestra.
Landini però non si oppone al green pass rafforzato: “Non sono contro a nulla. Noi pensiamo che se la questione fosse stata affrontata sei mesi fa, affrontando i problemi di formazione e informazione, saremmo in una condizione leggermente diversa, ma non voglio fare polemiche”. Il rischio è che l’argomento sul certificato verde oscuri i temi che la Cgil pone al Governo sulla legge di Bilancio: “Vorrei che la discussione fosse su come si crea lavoro, su come si combatte la precarietà, riforma del fisco e pensioni – sottolinea il segretario Cgil – e non vorrei che tornasse a essere uno strumento di distrazione”.
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