ROMA – Ecco i risultati di Monitor Italia, il sondaggio realizzato da Tecné con Agenzia Dire, effettuato con interviste il 19 marzo 2021 su un campione di mille casi.
IL 57,5% DEGLI ITALIANI HA FIDUCIA NEL GOVERNO DRAGHI
Leggero calo (-0,3%) nella fiducia al governo rispetto a sette giorni fa, anche se la maggior parte degli italiani (57,5%) ha ancora un giudizio positivo sul governo Draghi. Non ha fiducia il 30%, non sa il 12,6%.
DRAGHI PRIMO TRA LEADER MA CONSENSO IN LIEVE CALO
Cala ancora il consenso di Mario Draghi tra gli italiani, -0,5% nell’ultima settimana. Nonostante tutto il premier rimane il più gradito tra i leader col 60,6% dei consensi. Esordio per il nuovo segretario PD Enrico Letta, sesto leader tra i consensi col 27,2% del gradimento. Stabile Giorgia Meloni, seconda col 40%. L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, terzo col 34,8%, è quello che accusa il calo più grande dopo Draghi (-0,4%). Quindi Salvini, quarto col 33,5%, che incrementa di 0,3% rispetto a sette giorni fa. Berlusconi quinto col 27,5%, quindi Letta col 27,2%, Speranza 24,1%, Bonino 21,5%, Calenda 17,5%, Renzi 10,7%.
BALZO PD CHE TORNA SECONDO PARTITO
È il Partito Democratico a fare il passo più lungo questa settimana nel borsino dei partiti: +0,7% nel consenso tra gli italiani. Un balzo che permette al PD di tornare secondo partito, prima di FDI terzo. Sempre prima la Lega. Lo rileva Monitor Italia, il sondaggio realizzato da Tecné con Agenzia Dire, effettuato con interviste il 19 marzo 2021 su un campione di mille casi. Il partito di Matteo Salvini guida col 23,6% (+0,1% nell’ultima settimana), quindi il PD al 18%. Terzo FDI, 17,5%, +0,1% negli ultimi sette giorni. In calo (-0,2%) il M5S, quarto con 15,8%. Quindi Forza Italia al 10,5% (+0,1%). Seguono Azione 3,2%, Italia Viva 2,3%, Articolo 1 1,7%, tutti in perdita. Quindi Verdi, +Europa (-0,4%) e Sinistra a 1,5%.
PER L’89% DEGLI ITALIANI PAESE PEGGIORATO IN UN ANNO
Rispetto all’anno scorso gli italiani ritengono che la situazione familiare sia rimasta invariata o peggiorata, mentre quella dell’Italia in complesso è sicuramente peggiorata. Per il 64% degli intervistati la situazione familiare è invariata, addirittura peggiorata per il 34%, migliorata solo per il 2%. È invece peggiorata la situazione dell’Italia in complesso per l’89%, invariata per il 9%, migliorata per l’1%.
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