BOLOGNA – A sinistra monta il malumore per la presenza del parlamentare Galeazzo Bignami (Fdi) alla Festa nazionale dell’Unità, che aprirà i battenti domani a Bologna. Dopo che ieri la scelta fatta dai dem è stata contestata dalla lista Sinistra unita per Bologna, oggi sempre sotto le Due torri si fanno sentire Coalizione civica coraggiosa e Potere al popolo (Pap), ma anche nello stesso Pd c’è chi storce il naso: è il caso del bolognese Davide Di Noi, componente della direzione nazionale e responsabile del dipartimento Cultura, che parla di “errore”.
Le critiche rivolte al Pd per l’invito a Bignami girano attorno, in particolare, a una foto circolata nel 2016 che lo ritraeva vestito da nazista durante una festa privata. Questione sottoposta a Di Noi, su Facebook, tra i commenti a un post sulle comunali bolognesi pubblicate dall’esponente Pd. E Di Noi scrive: “Da sempre nella Festa nazionale vengono invitati esponenti di partiti diversi. Nel merito io credo che invitare proprio Bignami sia un errore, farlo proprio a Bologna, città antifascista in cui lui si vestiva da nazista, poteva essere evitato”.
Da Coalizione civica coraggiosa, che alle comunali di Bologna è alleata del Pd, va all’attacco invece il candidato al Consiglio comunale Detjon Begaj: “Anche se la festa del Pd non è casa mia e non la frequento, l’invito a Bignami è un pessimo scherzo che non fa ridere”.
Oltre alla “nota vicenda della svastica”, afferma Begaj, non va dimenticato che qualche tempo fa Bignami “andò a filmare i campanelli degli stranieri che abitano le case popolari. Se il titolo del dibattito è ‘rafforzare la democrazia’ bisognerebbe farlo non dando spazio ai nostalgici del fascismo”.
Un’altra candidata di Coalizione civica coraggiosa, Simona Larghetti, scrive su Facebook: “Il problema di Bignami non è mica la sua passione per i vestiti di carnevale nostalgici. Perché Bignami è quello che nel 2016 definiva ‘nuovi eroi’ e ‘iniziativa di buonsenso’ la barricata degli abitanti di Gorino contro un pulmann che trasportava donne 12 straniere, di cui una incinta”.
Sul tema, infine, interviene la candidata sindaca di Potere al popolo, Marta Collot. Sottolineando che l’iniziativa con Bignami si terrà nella sala della Festa dedicata a Nilde Iotti, Collot lega questa vicenda alle polemiche sulla nomina di Andrea De Pasquale a direttore dell’Archivio centrale dello Stato, contestata dai familiari delle vittime delle stragi. L’aspirante sindaca chiama in causa Mattia Santori (uno dei fondatori delle Sardine, candidato a Bologna con il Pd) e gli altri “coraggiosi”, chiedendo: “Non sentite la necessità di mettervi di traverso a queste gravissime operazioni di restyling dei fascisti per mano dei vostri alleati?”.
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