ROMA – È una Serie A in bilico tra conservazione dello status quo e rivoluzione quella che prenderà il via nel week-end. Da una parte, un calciomercato all’insegna del risparmio e dei pochissimi movimenti significativi, dall’altra un giro di panchine che non si vedeva da tempo. E se ci sono ancora quindici giorni di tempo prima dello stop alle trattative, è lecito non aspettarsi un gran numero di quei classici botti di mercato che fanno sognare i tifosi. I soldi, anche a causa degli effetti della pandemia sul calcio, sono pochi, e molti club preferiscono tenerli nelle sofferenti casse che spenderli per tentare il colpaccio.
L’INCOGNITA DEI CAMPIONI D’ITALIA
Il manifesto di un campionato in difficoltà nonostante l’estate dorata dello sport azzurro è l’Inter campione d’Italia: su input della proprietà cinese, i nerazzurri hanno perso in estate Antonio Conte, Achraf Hakimi e Romelu Lukaku. Insomma, i tre cardini dello scudetto che ha interrotto dopo nove anni il dominio juventino sulla Serie A. Il tecnico leccese aveva subodorato aria di ridimensionamento e ha fatto le valigie, seguito poi dal fenomenale esterno marocchino (al Psg per 60 milioni) e dal devastante centravanti belga (al Chelsea per la cifra record di 115 milioni). L’Inter che proverà a difendere il titolo riparte da Simone Inzaghi in panchina e da Edin Dzeko in attacco, in attesa di un’altra punta che potrebbe essere Correa della Lazio o Zapata dell’Atalanta. Hakimi sarà sostituito dall’olandese Denzel Dumfries, protagonista di un ottimo Europeo, mentre a centrocampo è arrivato a parametro zero Hakan Calhanoglu. Basterà per cucirsi sul petto la seconda stella il prossimo maggio?
SE IL COLPO DI MERCATO È L’ALLENATORE
Ma l’Inter che riparte da una nuova guida tecnica è in ottima compagnia: ben dodici squadre su venti hanno deciso di affidarsi a un nuovo allenatore, tra cui otto delle prime dieci in classifica. Solo Milan e Atalanta hanno confermato Stefano Pioli e Gian Piero Gasperini, che hanno raggiunto l’obiettivo della qualificazione in Champions League. La Juventus, insoddisfatta della prima stagione in panchina di Andrea Pirlo, è tornata all’usato sicuro: quel Massimiliano Allegri che nelle cinque stagioni a Torino aveva vinto cinque scudetti e condotto due volte i bianconeri in finale di Champions League, non riuscendo però a riportare la Coppa dalle grandi orecchie in bacheca. La Lazio, orfana dopo cinque anni di Inzaghi, ha puntato invece su Maurizio Sarri, e il Napoli su un altro toscanaccio come Luciano Spalletti. Ma in panchina il “colpo” lo ha sicuramente fatto la Roma: la proprietà americana ha convinto José Mourinho ad accettare l’offerta giallorossa. Lo Special One torna in Italia dopo undici anni dallo storico Triplete conquistato alla guida dell’Inter e a Trigoria si respira un’aria di grande entusiasmo per l’arrivo del tecnico portoghese.
CAMBIANO ANCHE LE MEDIO-PICCOLE
E a proposito di allenatori, si sono conclusi i cicli di Roberto De Zerbi al Sassuolo e Ivan Juric al Verona: i neroverdi ripartono da Alessio Dionisi, artefice della promozione in A dell’Empoli (che al suo posto ha richiamato Aurelio Andreazzoli), gli scaligeri dopo la rottura con il tecnico croato, che si è accasato al Torino, da Eusebio Di Francesco. Interessante la scommessa della Fiorentina, reduce da una annata deludente: il patron italoamericano Rocco Commisso ha scelto Vincenzo Italiano, deus ex machina dello Spezia che lo scorso anno alla sua prima stagione in Serie A è stato una bellissima sorpresa.
I (POCHI) NUOVI ACQUISTI
I tifosi distratti o curiosi che amano spulciare la lista dei nuovi arrivati delle squadre di Serie A si sono trovati davanti a una sequela di nomi già sentiti: sono molti i club che punteranno sui giocatori di rientro dai prestiti. A cominciare dalla Juventus, che corteggia da mesi Manuel Locatelli del Sassuolo ma per il resto ha acquistato solo il 19enne attaccante brasiliano Kaio Jorge. Praticamente fermo anche il Napoli, mentre la Roma punta sull’attaccante inglese Tanny Abraham, sul portiere portoghese Rui Patricio sul fantasista uzbeko Eldor Shomurodov, protagonista di un’ottima annata al Genoa. La Lazio riabbraccia invece Felipe Anderson, dopo tre anni tra West Ham e Porto.
Il Milan, che ha perso a parametro zero Gianluigi Donnarumma, ha affidato la porta al 26enne francese Mike Maignan, reduce dal titolo di campione di Francia con il Lille. Ed è transalpino anche l’altro acquisto più importante dei rossoneri: l’attaccante Olivier Giroud. Da segnalare anche gli arrivi all’Atalanta di Juan Musso e Merih Demiral, il ritorno in Italia di Marko Arnautovic (Bologna) e il passaggio di Salvatore Sirigu, fresco campione d’Europa, dal Torino al Genoa.
IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA E COME SEGUIRE LA SERIE A IN TV
La Serie A 2021/22 si aprirà sabato 21 agosto alle 18.30 con Inter-Genoa e Verona-Sassuolo. L’Atalanta sarà di scena in serata in casa del Torino, come la Lazio sul campo dell’Empoli. La Juventus ripartirà domenica 22 agosto alle 18.30 da Udine, il Napoli ospiterà il Venezia terzo neopromosso mentre la Roma se la vedrà con la Fiorentina all’Olimpico. Chiude il programma il Milan, di scena lunedì alle 20.45 a Marassi con la Sampdoria.
Altra novità del campionato italiano riguarda i diritti tv: quest’anno, per la prima volta, sarà Dazn a trasmettere tutte le partite. Sette in esclusiva, tre in co-abitazione con Sky. A differenza degli scorsi anni, gli abbonati alla tv satellitare dovranno dunque accontentarsi di soli tre match a settimana.
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