ROMA – La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) è inclusiva e lavora al fianco di pediatri, società scientifiche e società civile per creare e divulgare documenti, consensus e guide pratiche a supporto dei professionisti e delle famiglie. Ogni anno sono due le vetrine con cui la Sipps presenta al territorio il frutto del suo lavoro: il Congresso nazionale e l’evento ‘Napule è… Pediatria Preventiva e Sociale’, la due giorni di aggiornamento che si apre oggi, 23 luglio, per fare il punto sulla ricerca e la clinica pediatrica a sei mesi di distanza dal congresso.
I numeri quest’anno sono notevoli: 49 relatori, 2 corsi di formazione, 5 letture magistrali e 5 sessioni tematiche per abbracciare tantissimi argomenti, dall’Ortopedia alle vaccinazioni, dal Sars-Cov2 alla gestione della febbre, dalla disabilità a 360 gradi al rientro a scuola, senza dimenticare l’adolescenza. “Realizziamo ‘Napule è…’ per implementare i vari documenti scientifici, le consensus e le guide pratiche – ricorda il presidente della Sipps, Giuseppe Di Mauro – ma è anche un importante momento di formazione con i corsi su ‘Il consulto pediatrico telefonico: tra relazione e responsabilità professionale’ e ‘La genitorialità responsiva: cosa deve sapere e fare il pediatra’”.
In particolare, in questa due giorni che si chiude sabato, Di Mauro punta sulla prevenzione primaria, la diagnostica e gli stili di vita: “Il percorso diagnostico-terapeutico deve iniziare e finire nell’ambulatorio del pediatra, che non è lo specialista di un apparato, di un organo, ma è il medico di tutta la famiglia. Per questa ragione – puntualizza il presidente Sipps – la guida di diagnostica ambulatoriale, nata dalla collaborazione intersocietaria con la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) e la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (Sicupp), punta a mettere il pediatra di famiglia nelle migliori condizioni per fare diagnosi ed evitare di inviare il bambino in altri centri e da altri specialisti, o in ospedale oppure nei pronto soccorso”.
Infine, importanti protagonisti di ‘Napule è…’ sono gli stili di vita con i due documenti intersocietari sull’alimentazione complementare e sul bambino e l’adolescente che praticano sport. “Sono documenti di prevenzione primaria, perché mangiare correttamente equivale a fare un vaccino – ricorda il pediatra – nel senso che una corretta alimentazione, così come l’attività sportiva, previene da certe malattie e si qualifica come uno strumento di prevenzione primaria. Bastano semplici indicazioni che i pediatri devono illustrare alle famiglie – conclude Di Mauro – per avviare una reale prevenzione che ci farà vivere a lungo e nelle migliori condizioni, senza patologie croniche e disabilità”.
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