ROMA – Sono almeno sei le persone uccise e altre 35 quelle ferite nel corso di un raid dell’esercito di Israele al via oggi nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania: lo ha reso noto il ministero della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). Secondo il governatore locale Kamal Abu al-Rub, durante l’offensiva di Tel Aviv sono stati impiegati anche elicotteri da guerra Apache. “I veicoli militari erano dappertutto” ha aggiunto l’amministratore. Al raid ha fatto riferimento anche il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. In un post diffuso sulla rete sociale X, il capo di governo ha definito l’offensiva “un altro passo per garantire sicurezza” in Cisgiordania contrastando “l’asse iraniano”. Un riferimento, questo, a un ruolo che nell’area e in Medio Oriente in generale avrebbe Teheran. La Cisgiordania è una regione palestinese occupata militarmente da Tel Aviv dal 1967. “Stiamo agendo in modo sistematico e decisivo contro l’asse iraniano ovunque si estenda, a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen o in Giudea e Samaria” ha sostenuto Netanyahu, usando i nomi biblici con i quali in Israele è identificata la Cisgiordania.
בהנחיית הקבינט המדיני-ביטחוני, צה"ל, שב"כ ומשטרת ישראל פתחו היום במבצע צבאי נרחב ומשמעותי למיגור הטרור בג'נין – "חומת ברזל".
זה הוא צעד נוסף להשגת המטרה שהצבנו – חיזוק הביטחון ביהודה-ושומרון.
אנו פועלים באופן שיטתי ונחוש נגד הציר האיראני בכל מקום שאליו הוא שולח את זרועותיו –…
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) January 21, 2025
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