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Regina Camilla come Elisabetta, non comprerà più capi in pelliccia

Dall'Italia e dal MondoRegina Camilla come Elisabetta, non comprerà più capi in pelliccia

(Adnkronos) –
Camilla non acquisterà nuovi prodotti in pelle d’animali. La Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) ha ricevuto una lettera da Buckingham Palace, in cui si afferma che la regina “non si procurerà alcun nuovo capo di pelliccia”. L’associazione animalista, che sostiene che le pellicce sono crudeli e non necessarie – scrive la Bbc – ha commentato affermando che bisognerebbe “brindare alla regina Camilla con un bicchiere del miglior chiaretto”. “È giusto che la monarchia britannica rifletta i valori britannici, riconoscendo che la pelliccia non ha posto nella nostra società”, ha affermato la fondatrice e presidente della Peta, Ingrid Newkirk. La scelta della regina non significa però – precisa il Palazzo nella lettera – che Camilla abbia smesso di indossare gli abiti che già possiede.  

Non si è fatta attendere la risposta della International Fur Federation, sostenendo che i reali “non dovrebbero essere messi sotto pressione dagli attivisti animalisti”. Mark Oaten, amministratore delegato dell’associazione che rappresenta l’industria internazionale della pelliccia, ha respinto le critiche contro le pellicce vere: “È diritto di ognuno decidere cosa indossare – ha detto – Molte persone acquistano ancora pellicce perché preferiscono indossare qualcosa che sia naturale e sostenibile, a differenza della pelliccia finta, fatta con la plastica. Ci auguriamo che la famiglia reale tenga conto dell’ambiente quando decide cosa indossare, ma la libertà di scelta è la questione chiave”. 

La decisione di Camilla segue le orme di Elisabetta II, che nel 2019 dichiarò che non avrebbe acquistato nuovi prodotti in vera pelliccia e la scelta animalista della regina è soltanto l’ultima di una serie di risposte dei reali alle preoccupazioni sul benessere degli animali. Il ‘Rotolo dell’Incoronazione’, il tradizionale resoconto manoscritto dell’Incoronazione, presentato al re e alla regina qualche giorno fa, è stato prodotto su carta anziché sulla tradizionale pergamena di pelle di animale; le residenze reali non servono foie gras d’anatra o d’oca, che secondo gli attivisti comporta crudeltà verso gli animali; durante la cerimonia dell’incoronazione dell’anno scorso, l’olio utilizzato per l’unzione del re era per la prima volta non di origine animale. Le preparazioni del passato includevano olio di zibetto, ricavato dalle ghiandole dei piccoli mammiferi, e ambra grigia, ricavata dall’intestino delle balene. 

All’inizio di quest’anno, l’attore Stephen Fry ha chiesto la fine dell’uso della vera pelliccia nei berretti di pelle d’orso indossati dalla Guardia del re in servizio fuori Buckingham Palace. Il ministero della Difesa ha affermato che la pelliccia di orso utilizzata proviene da “cacce legali e autorizzate”. 

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