BOLOGNA – La Lega conferma il nome di Fabio Battistini per la candidatura a sindaco di Bologna, ma l’annunciato arrivo di Matteo Salvini non segna uno strappo definitivo con il resto del centrodestra. “Conto che Fabio possa essere la nuova speranza per Bologna”, dichiara Salvini al gazebo di via Ugo Bassi affiancato dallo stesso Battistini, accolto dagli applausi dei militanti leghisti.Ma “non voglio forzare la mano a nessuno”, aggiunge il leader del Carroccio: “Per la Lega la squadra e l’unità del centrodestra vengono prima di tutto”.
“CANGINI PER BOLOGNA? I PARLAMENTARI NON CORRONO”
Ennesimo stop di Matteo Salvini all’ipotesi di candidare il parlamentare azzurro Andrea Cangini a sindaco di Bologna, come vorrebbe Fi, nelle vesti di sfidante del candidato di centrosinistra Matteo Lepore. “Rispetto le idee di tutti”, dichiara il leader della Lega oggi sotto le Due torri, ma “abbiamo fatto una scelta come centrodestra di non candidare parlamentari nelle città che vanno al voto, per allargare: a Torino un imprenditore, a Napoli un magistrato, a Roma un avvocato, a Milano un medico e a Bologna ci starebbe bene un imprenditore”.
Questo “in risposta a una sinistra che invece ha scelto l’apparato di partito, e noi parleremo anche a quel 40% di bolognesi di centrosinistra- aggiunge Salvini- che hanno detto di no al sistema Pd, al sistema Coop, al sistema Lepore e hanno fatto una scelta diversa”, cioè votare per Isabella Conti alle primarie del centrosinistra. Per la Lega il nome giusto resta quello di Fabio Battistini e chi non è d’accordo “deve proporre un’alternativa”, manda a dire Salvini. Ma questa non può essere Cangini: “Fatto salvo che abbiamo detto che parlamentari non ne candidiamo perché è una regola che vale in tutta Italia, se uno mi porta Maradona io e Fabio diamo una mano a Maradona”.
Salvini dunque conferma l’opzione Battistini, ma senza arrivare alla rottura con gli alleati: “Non è che vado avanti, io confermo la mia stima nei confronto suoi e anche di altri candidati. Ho incontrato Roberto Mugavero e ne ho avuto un’ottima impressione. Lo stesso Cangini è una risorsa assolutamente per Bologna, ho letto di Ilaria Giorgetti, ho letto di tanti nomi validi, mi auguro che tutti possano far parte della squadra”.
Di certo, “se dovessi scegliere io, in base a quello che ho sentito dai bolognesi- continua Salvini- il candidato sarebbe Fabio, però non impongo nulla e conto che nelle prossime ore tutti gli altri amici alleati diano il loro parere perché siamo al 19 luglio e si vota il 10 ottobre. Io la mia idea l’ho espressa”.
Insomma, ribadito l’endorsement per Battistini, ora per Salvini tocca agli altri: “Aspetto che Antonio Tajani, che Annamaria Bernini, visto che è capogruppo di Fi ed è di Bologna quindi è importante, che Giorgia Meloni, che Lorenzo Cesa, che Giovanni Toti, che Vittorio Sgarbi, che Maurizio Lupi, che tutti diano il loro parere”. Di certo “io non do mai nessuna battaglia per persa- dichiara Salvini- men che meno Bologna. Ieri sera ero a Ferrara che ha scelto di cambiare dopo 70 anni”.
“MI RIFIUTO DI PENSARE CHE UNA POLTRONA IN RAI VALGA IL CAMBIAMENTO”
Su Bologna continua l’impasse del centrodestra sulla scelta del candidato sindaco. Cosa non sta funzionando nei rapporti tra Lega, Fdi e Fi? “Non so, chiedetelo a loro”, è la risposta del leader del Carroccio, Matteo Salvini, che oggi ha incontrato militanti e simpatizzanti in via Ugo Bassi affiancato da Fabio Battistini, l’imprenditore civico che al momento per la Lega rappresenta la prima scelta.
Si ipotizza che a complicare le cose ci si sia messa anche la composizione del Cda della Rai, che ha scontentato soprattutto Fdi. “No, ma è da mesi- afferma Salvini- che stiamo cercando di concludere su Bologna, ben prima. Mi rifiuto di pensare che una poltrona in Rai valga il centrodestra e valga il cambiamento, anche perché il pluralismo sarà garantito con o senza posti in Cda”. Detto questo, il candidato “ci sarà, innanzitutto. La buona notizia per i bolognesi- afferma Salvini- è che ci sarà un candidato forte, serio, con una squadra alternativa alla sinistra di partito di Matteo Lepore”, il candidato sindaco del centrosinistra. “Diciamo che sto esercitando tutti i poteri che il buon Dio mi ha dato per tenere insieme la coalizione, in tutta Italia e in primis a Bologna. Per quello che mi riguarda- continua Salvini- la scelta è già stata fatta da settimane, per non dire da mesi”. Cioè Battistini: “Un ottimo imprenditore, quel soggetto civico che noi- sottolinea il leader della Lega- abbiamo già individuato e sostenuto a Torino, a Milano, a Roma, a Napoli e conto che possa cominciare subito la sua campagna elettorale anche qui a Bologna per spiegare la sua idea di città. Soprattutto sul tema infrastrutture”.
A questo punto, “aspetto che la stessa convinzione e la stessa certezza ce l’abbiano tutti gli alleati, non mi permetto di imporre niente a nessuno e di forzare le scelte di nessuno- afferma Salvini- però questo è il mio giudizio ed è il giudizio di tanti bolognesi e di tante associazioni che abbiamo contattato in questi mesi: cioè che Battistini è una persona seria e valida, però siccome ho l’onore e l’onere di guidare una squadra, conto che a questo giudizio ci arrivino anche Fi, Fdi, Udc, Coraggio Italia e tutti quanti. Quindi è una proposta”.
Aggiunge Salvini: “Io non vengo un lunedì mattina a Bologna dicendo che il candidato è lui perché ho deciso io, io sono una parte della squadra”. Di sicuro però il tempo stringe, perché “guardando il calendario oggi è il 19 luglio e conto che i bolognesi possano avere il candidato prima di Ferragosto”, dice Salvini, precisando poi che si tratta solo di una battuta: “Non voglio dare limiti temporali agli altri altri, ma diciamo che è questione di ore”. Ma se il nodo non dovesse sciogliersi in tempi brevi, la Lega potrebbe scegliere per conto suo? “L’unità del centrodestra per me viene prima di tutto”, risponde Salvini, aggiungendo che sul nome del candidato sindaco “l’ultima parola spetta a tutti” gli alleati. Ma la presenza oggi al gazebo di continua a leggere sul sito di riferimento