AGI – Il 31 marzo scade il divieto per le aziende di procedere a licenziamenti per motivi economici, sia individuali, sia collettivi. Dal 1 aprile, dunque, il Governo potrebbe dover fronteggiare lo ‘tsunami’ delle risoluzioni del rapporto di lavoro.
Uno scenario da un milione di posti persi secondo molti, anche se fare una stima precisa appare complicatissimo e si rischia di ‘sparare’ numeri a caso perché sono troppe le variabili da considerare.
Certo è, che lo stop in vigore dal 17 marzo 2020 per arginare gli effetti della pandemia sull’occupazione e prorogato già per tre volte dalle norme emergenziali è uno dei nodi che il Governo Draghi deve affrontare da subito.
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